Anche il test di Medicina 2020 ha confermato che la maggior parte degli approcci/metodologie/stregonerie che ti vengono/verranno insegnati non sono assolutamente funzionali.
Questa è la conclusione alla quale siamo arrivati con i miei studenti.
Scegli tu se accettare o no la verità.
E la verità è la seguente:
senza matematica al test non avrai mai la certezza di avere un buon risultato.
Lascia che ti dica alcune cose:
1. Non sarà mai un corso intensivo di Logica che ti insegnerà a gestire un problema anche leggermente diverso da quello che ti insegna il guru.
→ Perché il guru, o meglio il fuffaguru, ti insegnerà ciò che lui pensa sia utile, non ciò che è effettivamente utile a te.
2. Non sarà mai Chimica a salvarti il culo al test se non sai fare bene il calcolo di un logaritmo senza sbagliare e non hai mai capito il senso di una proporzione matematica.
→ Perché se Chimica per te rimane una materia difficile, ti assicuro che i miei studenti ti batteranno al test. Su questo blog trovi tutte le storie.
3. Non sarà mai Fisica a darti “i pochi importanti punti che fanno la differenza” se non la proteggi grazie a nozioni di calcolo matematico elementare veloce.
→ Perché è facile dire che “tanto le domande di Fisica sono semplicissime al test” per poi non sapere qual è il momento adatto di inserire questa materia in un piano di studio efficace.
Potrei continuare ma non è il momento e il posto giusto.
Questo spazio è dedicato interamente a Chiara che ha da raccontarti un bel pò di cose.
Chiara è la prova del fatto che per passare il test:
- non devi per forza aver fatto uno scientifico;
- non devi studiare per forza 15 ore al giorno;
- non devi provare il test minimo 4 volte.
Ho conosciuto Chiara per la prima volta il 15 Ottobre 2019 durante la prima parte della nostra consulenza e mi ha sorpreso la serietà (quella vera, quella non formale) e l’interesse in ogni singolo consiglio che le ho dato.
Sarò sincero:
il risultato che Chiara ha avuto al test di Medicina quest’anno, studiando nel tempo e con impegni che aveva, vale più di 90 punti.
Quindi, a te che leggerai questa storia:
se fai come Chiara, sei a posto.
Buona lettura!
– – – – – – – – – – – – – – –
Test Medicina 2020: superato al primo tentativo – Storia di Chiara
– – – – – – – – – – – – – – –
Ciao a tutti, sono Chiara, ormai neomatricola dell’Università di Medicina e Chirurgia di Milano Statale.
Sono davvero contenta di poter scrivere questa guida per Sher e voglio raccontarvi di come ho superato il test di medicina al primo tentativo, immatricolandomi alla mia prima scelta.
Ho molto da raccontarvi quindi dividerò il tutto in 6 parti.
Partiamo subito.
1. LA MIA STORIA, MI PRESENTO…
Sono nata a Bari ed ho frequentato il liceo classico perché mi sentivo più portata verso le materie umanistiche che verso quelle scientifiche ed inoltre, sarò sincera, durante il mio percorso scolastico le professoresse di matematica mi hanno fatto odiare sia matematica che fisica.
Durante il liceo però mi sono appassionata alla chimica e alla biologia e durante il quarto anno, parlando con degli amici, ho iniziato a pensare all’eventualità di poter fare Medicina.
Sapevo che la preparazione sarebbe stata lunga e difficoltosa, soprattutto per me che non avevo basi di matematica e fisica ed allora mi sono presa molto tempo per riflettere e fare la mia scelta.
L’estate tra il quarto ed il quinto anno di liceo è stata davvero tormentata, da un lato c’erano la mia passione per la biologia e la chimica, la mia sensibilità ed empatia verso gli altri e volontà di impegnarmi in questo percorso, dall’altro lato i tanti anni di studio, la mole di lavoro ed i sacrifici che comporta fare il medico.
Alla fine dopo tanta indecisione, ho avuto la rivelazione, ho deciso di affrontare questo percorso anche se lungo e tortuoso.
Mi resi conto che, nonostante mi piacessero le materie umanistiche, queste non avrebbero mai potuto costituire il mio lavoro, ma solo una passione personale, un interesse privato al quale dedicare le mie letture e studi secondari.
La strada che avevo scelto era un’altra, quella del medico.
Credo che fare il medico sia uno dei lavori più belli che possa esistere, di certo ci saranno difficoltà, si dovranno fare sacrifici ma personalmente penso che dia tantissime soddisfazioni, trasmette un’emozione che pochi lavori possono dare.
Se deciderete che questa sarà la vostra strada, lo sentirete dentro, nel cuore.
Vi si illumineranno gli occhi quando ne parlerete.
Proprio come si illuminano a me ora, scrivendo questo articolo e ripensando a questo percorso.
Ho deciso allora di prepararmi per il test di medicina 2020, durante il mio ultimo anno di liceo, consapevole di quanto sarebbe stato difficile conciliare lo studio per il diploma e quello per il test.
Inoltre, il mio obiettivo non era rimanere a Bari ma quello di andare a Milano da fuorisede, quindi arrivare a totalizzare al test un punteggio più alto della media, che mi consentisse di andare in una delle università più ambite in Italia.
Ero consapevole che l’essere fuorisede avrebbe richiesto ancora più sacrifici perché, oltre allo studio è necessario occuparsi delle faccende domestiche di cui di solito si occupano i genitori, ma volere è potere, ero convinta a spostarmi a Milano per raggiungere mio fratello che lavora lì e per fare esperienze totalmente nuove.
2. INIZIO DELLA PREPARAZIONE, CONFUSIONE…
A settembre, quando ho iniziato la mia preparazione, ero totalmente spaesata.
Non avevo basi di matematica e fisica, ero abbastanza brava in biologia e chimica, ma l’ultimo anno di liceo, abbiamo avuto un professore diverso rispetto a quello degli anni precedenti, e ciò non ci ha aiutato molto.
Quindi avrei dovuto studiare da sola anche l’ultima parte del programma di chimica e biologia ed inoltre esercitarmi in logica e vedere di cultura generale.
Ero davvero in alto mare.
Non sapevo da cosa iniziare, chiedevo consigli nei gruppi Facebook, nei blog, ma tutto era ancora confuso, mi mancava uno schema mentale, un ordine nello studio delle diverse materie.
E proprio per questo motivo è stato fondamentale Sher.
Un pomeriggio, dopo pranzo, stavo cercando consigli vari su un gruppo Facebook ed in quel momento vedo un post del blog di Sher.
Per curiosità andai a vedere la sua pagina e lessi le guide sui libri e sugli strumenti di studio per la preparazione.
Rimasi subito colpita dalla sua pragmaticità, allora cercai nel suo blog, lessi tutte le storie degli studenti che si erano rivolti a lui e lessi un po’ di recensioni.
Niente, senza aspettare troppo lo contattai per prenotare una consulenza.
Non volevo infatti spendere migliaia di euro in corsi di preparazione spesso inutili e confusionari, ma volevo comunque chiedere aiuto a qualcuno di più esperto per guidarmi in questo percorso.
Infatti, sarebbe stato ancora più brutto l’avere rimpianti dopo il test e pensare, nel caso in cui non lo avessi passato, che avrei potuto impegnarmi di più, fare qualcos’altro, quindi ho scelto di fare tutto il possibile.
L’aiuto di Sher è stato di certo importante ma le cose fondamentali sono state la determinazione e la tenacia che ho sempre dimostrato durante tutto il percorso di preparazione.
Durante le videochiamate, Sher stesso mi disse che mi sarei dovuta impegnare tanto per colmare tutte le lacune, ma almeno avevo dalla mia un periodo di tempo abbastanza lungo, ossia 11 mesi da dedicare alla preparazione.
Dopo la consulenza avevo tutto chiaro e sapevo cosa dovevo fare e cosa non dovevo fare.
Sher ha creato un piano di studio personalizzato, basato sul tempo che avevo da dedicare allo studio ogni giorno, sulla mia conoscenza nelle diverse materie, mi ha dato dei consigli di studio, indicazioni sui libri da comprare, su come ripetere, ed inoltre era sempre disponibile per qualsiasi indicazione o supporto morale, infatti nel corso dei mesi ci sentivamo su WhatsApp, lo aggiornavo sulla preparazione e mi supportava.
Sapevo cosa, dove, quando e come prepararmi per non perdermi e sfruttare al massimo il tempo a mia disposizione.
3. FINALMENTE UN ORDINE: PERCORSO E MATERIALI
Biologia.
Secondo il programma di Sher avrei dovuto terminare biologia entro Gennaio, mio punto forte, ripetendo gli argomenti già studiati al liceo, facendo per conto mio quelli che mi mancavano e svolgendo tanti tanti quiz sull’ArtQuiz Studio, davvero un must have per la preparazione al test se sfruttato bene.
È un libro in cui i quiz sono divisi non solo per materie, ma anche per argomento.
Quindi io andavo a studiare un argomento x di una materia dal libro di testo e poi andavo a mettere in pratica quello che avevo studiato sull’ArtQuiz, riportando su un quaderno a parte tutti i quiz a cui avevo risposto male o di cui non sapevo proprio la risposta e mi segnavo alcuni approfondimenti.
Ecco i diversi quaderni che mi hanno accompagnato durante la preparazione.
Per studiare biologia ho usato il mio libro del liceo “La scienza della vita” della Zanichelli, che consiglio perché è chiaro ed approfondito.
Lo studio di biologia si è svolto in modo abbastanza lineare quindi a febbraio ho iniziato a studiare chimica, altra materia in cui me la cavavo, e secondo il programma avrei dovuto finire a fine maggio.
Chimica.
Per chimica ho usato, oltre all’ArtQuiz per i quiz, il mio libro del liceo “Chimica: concetti e modelli blu” della Zanichelli, che mi è piaciuto perché molto chiaro ma ha delle pecche.
La prima è che da quel libro non sono mai riuscita a capire la nomenclatura inorganica, mi scordavo sempre tutto quindi ho acquistato Wikimica di Sher, dedicato alla nomenclatura inorganica ed è stata una svolta, ero in grado in pochi secondi di capire il numero di ossidazione e di dare il nome al composto.
L’altra pecca è che la chimica organica non è per niente affrontata. Per quanto riguarda la nomenclatura organica, mi sono rivolta nuovamente a Sher, comprando il suo videocorso Codice Carbonio, in cui la nomenclatura è approfondita tantissimo, dandoti concetti utili che serviranno anche per gli esami universitari, quindi con questo videocorso ero più che preparata.
Questo è il quaderno con appunti del corso di Sher.
Invece, per quanto riguarda gli altri argomenti di chimica organica (ad esempio l’isomeria del carbonio, le biomolecole ecc) li ho studiati dall’Alphatest di teoria che avevo comprato usato a metà prezzo, in cui sono affrontati in modo chiaro.
Seguendo tempi, metodo e consigli che Sher mi aveva dato sono riuscita anche a terminare logica e matematica.
Per matematica è stato più difficile quindi spesso mi sono fatta aiutare da mio fratello per farmi spiegare alcuni concetti, ero quindi consapevole che matematica sarebbe stata il mio punto debole del test.
E lo stesso vale anche per fisica, una materia che non avevo mai capito al liceo, ma grazie alla preparazione nel tempo e con metodo adeguato sono riuscita ad approfondire e averne la padronanza. Infatti riuscivo a rispondere a tutti i quiz correttamente.
4. E COSA MANCA? UNA PANDEMIA
Tutto questo studio è stato davvero difficile, conciliare lo studio per il test con quello per il diploma, lo sport, la vita sociale, le amicizie, è stato duro, ma con tanto impegno e con tanti sacrifici, eccomi qui a scrivere questa guida.
Ovviamente, a rendere questo anno di preparazione ancora più interessante, c’è stata la pandemia di Covid-19.
Devo dire che a livello psicologico, mi ha reso ancora più stressata e malinconica perché appunto ero costretta a stare in casa, non potevo passare l’ultimo anno di liceo con i miei amici, ma comunque mi ha permesso di avere qualche ora in più da dedicare allo studio e di apprezzare ancor di più il ruolo del medico e conseguentemente lo studio che stavo portando avanti da mesi.
La pandemia mi ha dimostrato che tutti i sacrifici che ho fatto, le ore passate a studiare, la stanchezza, i pianti, la demotivazione affrontati in questo periodo erano finalizzati a qualcosa di bellissimo, quasi eroico, un gesto di altruismo puro ed amore verso il prossimo.
5. ULTIMI 3 MESI
A giugno, dovendomi preparare per gli esami di stato e per un super colloquio orale, è stato molto difficile conciliare tutto, infatti la settimana prima del mio orale l’ho dedicata tutta allo studio per il liceo, perché sapevo di essere a buon punto con lo studio per il test.
Il 29 giugno ho fatto l’esame orale, mi sono presa qualche giorno di pausa e poi ho ricominciato a studiare e dedicarmi totalmente al test, senza distrazioni.
Ho dedicato luglio alla ripetizione di concetti di biologia e chimica, ho continuato a svolgere quiz di matematica e logica per tenermi allenata, come da programma di studio, ho finito fisica, ho studiato gli argomenti di cultura generale più frequenti e facevo tantissimi quiz di tutte le materie.
I miei punti di forza rimanevano biologia e chimica, poi in cultura generale e logica me la cavavo abbastanza bene e per matematica e fisica dipendeva molto dal tipo di quiz, alcuni riuscivo a risolverli senza problemi, altri erano ancora ostici.
Nell’ultimo periodo ero davvero sfinita, ogni tanto andavo al mare per distrarmi ma il pensiero fisso era superare il test, invidiavo i miei amici spensierati, che uscivano tranquillamente perché avevano scelto facoltà a numero aperto.
Ogni tanto mi chiedevo tra me e me se ne valesse la pena, se davvero fossi stata in grado di passare il test, se fossi davvero così portata per questo percorso.
Comunque, con l’appoggio di amici, della mia famiglia, ma soprattutto grazie alla mia determinazione, ho sempre superato i periodi bui di demotivazione.
A questo punto era arrivato agosto, caldo torrido, il test si faceva sempre più reale e la paura di deludere le aspettative sia di me stessa sia degli altri era grandissima.
Agosto è stato il mese della resa dei conti, in cui dovevo mettere in pratica tutto ciò che avevo appreso e fare finalmente le simulazioni.
Un altro consiglio importante che mi ha dato Sher è quello di non svolgere simulazioni durante l’anno, quando lo studio è ancora incompleto, ma solo alla fine della preparazione, quando si ha una conoscenza che simula quella che si avrà al test.
Era agosto, il mio cervello aveva inglobato in tutti i mesi precedenti una quantità di informazioni e formule impressionante, ovviamente non potevo studiare ancora ma solo esercitarmi, quindi era arrivato il momento di svolgere le simulazioni.
Ho comprato libri di simulazioni, le ho scaricate e stampate da internet, ho svolto quelle degli anni scorsi, ho comprato pacchetti di simulazioni, insomma mi sono data da fare per avere più materiale possibile.
Ho comprato inoltre il videocorso di Sher, TESTKO, che aiuta a costruire una vera e propria strategia da mettere in pratica il giorno del test, dà consigli su come svolgere le simulazioni ed inoltre ti fornisce 5 simulazioni.
Anche questo videocorso mi è stato molto utile, ho capito che il giorno del test, il 3 settembre, non potevo rispondere a caso alle domande, ma avere appunto una strategia.
Nel mio caso, quando svolgevo le simulazioni partivo da biologia, poi chimica e riportavo subito le risposte sul foglio delle risposte.
Poi andavo a cultura generale e riportavo le risposte, poi fisica, poi matematica ed infine logica.
Vi consiglio di svolgere le simulazioni scritte ricreando quasi l’ambiente che avrete quel giorno.
Senza distrazioni, sul tavolo solo penna nera, fogli delle domande, foglio risposte, borraccia con l’acqua e orologio.
Inoltre, io svolgevo le simulazioni anche con la mascherina perché, a causa del Covid, avrei dovuto svolgere il test indossandola.
Quindi, nelle ultime settimane di agosto, ho anche svolto esercizi di respirazione e cercato di controllare l’ansia per non essere in difficoltà il giorno del test a causa della mascherina.
6. IL GIORNO DEL TEST E RIFLESSIONI FINALI
Arriva il fatidico giorno del test, il 3 settembre.
Ero consapevole di aver fatto tutto il possibile per prepararmi, non avevo rimpianti, avevo dato il 100% di me stessa, mi ero portata al limite delle mie capacità, quindi mi sentivo a posto con me stessa.
Pensavo che, se lo avessi passato, sarebbe stata la prova di quanto la determinazione ed i sacrifici diano effettivamente dei risultati.
E se non lo avessi passato?
Sarei stata comunque fiera di me stessa e del mio lungo percorso di preparazione in cui ho studiato praticamente tutto da sola.
Arrivai in università, con la mascherina, mi sembrava tutto irreale.
Dopo le procedure di identificazione, mi sedetti al banco e sentivo il cuore che scoppiava.
Poi distribuirono i plichi con il materiale e mi calmai un po’ ma l’ansia era tantissima, cercavo di respirare profondamente per calmarmi.
Iniziai il test, biologia era facilissima, metto tutte le domande senza problemi, chimica un po’ difficile, matematica e fisica anche, cultura generale fattibile e logica così e così.
In quel momento mi agitai perché il test mi sembrava difficilissimo.
Risposi a 41 domande su 60, per evitare di fare errori rispondendo a domande di cui non ero sicura.
Il pomeriggio vidi la correzione e mi resi conto di aver fatto 4 errori.
Il mio punteggio finale è stato di 53,9.
Era un punteggio buono rispetto alla media, considerando che il test era stato considerato da molti abbastanza difficile.
Le settimane tra il test fino all’uscita delle graduatorie il 29 settembre sono state di agonia, ero davvero in ansia.
Ma eccomi qui, appena immatricolata all’Università degli Studi di Milano Statale.
→ Matricola della facoltà di Medicina e Chirurgia.
Mi sembra ancora un sogno.
Ragazzi, mi sono dilungata davvero molto ma spero vi interessi.
Anche io l’anno scorso leggevo questi articoli sul blog di Sher, ed ora eccomi qui a scriverne uno.
Adesso, a posteriori, posso dire che gli elementi vincenti sono l’organizzazione, la passione, la motivazione e la volontà di fare sacrifici, di studiare anche quando si crede di aver raggiunto il limite.
Io non sono migliore di voi.
Da sempre sono stata una ragazza riservata, insicura, che tende a sottovalutarsi, quindi spesso mi buttavo giù e credevo di non potercela fare.
Spero che con questa guida sia riuscita a farvi capire che, non importa la scuola di provenienza o quali lacune si abbiano, se c’è la motivazione, se si crede in se stessi e nelle proprie capacità, se si è disposti a fare sacrifici, si può arrivare dovunque nella vita e si possono superare anche i momenti di sconforto.
Ho molti amici del liceo scientifico o amici i cui genitori sono medici che non hanno passato il test.
Hanno fatto un punteggio basso e molti hanno anche speso migliaia di euro in corsi di preparazione.
Volere è potere, io da sola, studiando praticamente tutti gli argomenti del programma senza chiedere ai professori, contando su me stessa e con la guida di Sher, che mi ha indirizzato verso la giusta strada, ce l’ho fatta.
A te che leggi la mia storia, fidati delle mie parole, anche se non ci conosciamo:
anche tu puoi riuscirci, credendo in te stessa/o e nelle tue potenzialità.
Io ne sono la prova come tanti altri ragazzi.
In bocca al lupo e un grande abbraccio.
Chiara
Bellissima storia! Grazie ragazzi per la motivazione. Ho letto tutto d’un fiato! L’anno prossimo anch’io dovrò affrontare sia la maturità che il test e spero di avere la stessa determinazione di Chiara.
Grazie Sher!
Prego Nicole!
Coraggio 🙂
Sheryaar